Il pensiero critico presiede ad ogni elaborazione mentale. Almeno così dovrebbe essere… la lettura della realtà va fatta adottando più punti di vista.
E questo vale per la vita, per la morte, per il progresso, per la guerra. Professare la pace nel mondo e poi non valutare compiutamente le ragioni dell’altro, non è un processo corretto.
E non solo politicamente; la guerra è la cosa peggiore che c’è, ma spesso viene generata da coloro i quali si riempiono la bocca di belle parole e buoni propositi.
Cos’ha fatto realmente l’UE e l’Italia per evitare la guerra in Ucraina? Guerra che c’è da tempo, ma che non faceva più notizia, come molte guerre dimenticate.
Un’analisi compiuta e puntuale degli ultimi accadimenti in quei territori dal 2014 ad oggi, chiariscono il quadro geopolitico nel quale si va a generare il conflitto in atto.
La resistenza umanitaria, oggi come durante la seconda guerra mondiale, può fare la differenza. Taluni codici militari non prevedono che un popolo abbia diritti, e il popolo deve prenderseli da solo.
A volte quelle che sembrano vittime sono carnefici, e creare capri espiatori fà comodo: non accontentiamoci di quanto ci danno in pasto i media, andiamo oltre.
Scaviamo, cerchiamo, siamo curiosi, in nome della verità e della giustizia: perchè valore trainante di un civiltà degna di tale nome è la cooperazione e non la competizione, per una vittoria senza lotta.