Ridisegnare vecchi servizi o crearne di nuovi? Ripensare il modo in cui gestire imprese, città e comunità? Si può. Governance collaborativa, crowdfunding civico, co-design, work on demand: termini di cui non sono ancora netti i confini e i significati, e di cui tratterà la terza edizione di Sharitaly il 9 e 10 novembre all’ex Ansaldo di Milano, un business forum per aziende, professionisti e start up. Si assiste anche in Italia ad una grande trasformazione che passa da un ripensamento strutturale dei rapporti tra economia e società, basato sulla creazione di legame sociale come fondativo del legame economico. Il rischio che si pone oggi è di ricondurre le innovazioni proposte dalla sharing economy dentro a categorie vecchie (profit vs non profit – lavoro autonomo vs lavoro fisso –etc.), senza riuscire invece a comprendere il contesto di profondo cambiamento in cui l’economia collaborativa si inserisce e di cui è espressione. Capire il contesto significa superare anche le dialettiche fra chi è favorevole e chi è contro, e comprendere i possibili modelli applicativi che questa nuova economia propone, al fine di indirizzare al meglio gli impatti economici e sociali prodotti. Il programma di formazione per capire le logiche trasformative dell’economia collaborativa e riuscirne a cogliere le opportunità è intenso, ma l’appuntamento milanese è anche e soprattutto fonte di ispirazione e lancio di nuove occasioni, all’insegna della relazione e della convivialità. Per chi lavora già nell’economia collaborativa, è un momento di confronto e scoperta di nuove realtà sperimentali. E anche di ricevere un premio per le idee più creative, prendendo parte al primo Sharitaly Start Up Awards, che offre visibilità e supporto. I candidati selezionati che passeranno la prima selezione verranno invitati a presentare il proprio progetto davanti a una giuria di esperti durante Sharitaly 2015. I progetti vincitori verranno premiati durante la terza edizione di Sharitaly con una giornata di accelerazione facilitata dal team di Collaboriamo e OuiShare. Le categorie a cui candidarsi sono le seguenti: 1. Potere della community (community attiva e coinvolta nel progetto. Strumenti adottati per coinvolgere la community e risultati ottenuti) 2. Modello di business innovativo (l’ iniziativa sperimenta modelli di business non canonici, aperti, collaborativi e sostenibili) 3. Impatto sociale e ambientale (l’ iniziativa porta direttamente o indirettamente l’adozione di pratiche collaborative emergenti all’interno dei territori nei quali opera, favorisce la creazione di nuovi legami sociali e nuove comunità oppure risolve una sfida ambientale in un modo innovativo) 4. Innovazione digitale e tecnologica (l’ iniziativa è basata su una innovazione tecnologica che contribuisce a cambiare il settore nel quale opera) Requisiti di ammissibilità e modulo di partecipazione su www.shareitaly.com. Scadenza 5 ottobre. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Non-solo-App-b8bf4b60-0541-4bd8-87b9-82125d05190e.html
SHARITALY ALL’EX ANSALDO DI MILANO: NON SOLO APP
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By m. vittoria de matteis
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