Un territorio come quello dei Colli Euganei, in Veneto, riserva meraviglie, sorprese ed emozioni. Calpestare lo stesso prato dove passeggiavano i proprietari di un castello, fa rivivere come in un film quell’atmosfera. E qui, i castelli, non mancano.
Come si viveva da nobildonne, nei secoli scorsi? Nelle dimore disseminate per il territorio, tante le testimonianze della vita di tutti i giorni di giovani regnanti, come quella nel Castello del Catajo, dove una principessina dai tanti nomi annotava a matita la sua altezza sul muro della camera.
Il Patriziato veneziano costituiva uno dei tre corpi sociali in cui era suddivisa la società della Repubblica di Venezia, assieme ai cittadini e ai foresti. Patrizio era il titolo nobiliare spettante ai membri dell’aristocrazia al governo della città di Venezia e della Serenissima.
Ma nel caso di specie, c’è anche un alone di mistero che avvolge il Castello secentesco padovano: è emozionante prender parte ad una visita guidata per andare alla scoperta della vera vicenda dell’assassinio della marchesa Lucrezia Obizzi e della leggenda del suo fantasma.
E come ogni estate, al Castello del Catajo ci sarà un cielo affollato di storie fantasiose, curiosità scientifiche, aneddoti storici da ascoltare e ammirare con lo sguardo e la fantasia, nella notte di S. Lorenzo, in compagnia di astrofili e studiosi.
E chissà che fra le Perseidi, la pioggia di meteore o anche le classiche “stelle cadenti” non si incontri un’abitante del Castello veneto, tornata a far visita alla sua florida terra.