“Nei processi serve equità e celerità” – Video

Una sentenza che sconcerta tutti, compresi gli esperti del diritto. Prendendo spunto dal clamoroso caso Meredith, Nino Marazzita, celebre penalista nei più grandi processi della scena italiana degli ultimi decenni (da Pasolini a Moro, da Pacciani a Bilancia), pur ribadendo che in uno stato di diritto le sentenze bisogna accettarle, si dice sconcertato della sentenza e della durata del processo.

“L’Italia, culla del diritto, non fa una bella figura all’esterno, – dice – in America si parla molto male di noi, soprattutto per i tempi processuali. E’ un fatto ormai endemico: da più di 10 anni gli organi europei ci richiamano all’ordine, ci criticano, dicono che i processi non possono durare un’eternità come questo… Otto anni sono un’eternità, soprattutto per soggetti giovani, otto anni di interruzione della propria vita. Un compito del processo è quello di essere equo, arrivare vicino ad una possibile sentenza che rispecchi la verità e la giustizia, ma anche che sia celere”.

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